Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale eletta nelle liste del PD, membro della Commissione Giustizia della Camera e di Alessandro Gerardi, Tesoriere della Lega Italiana per il Divorzio Breve
La pressoché totale disapplicazione della legge sull’affido condiviso impedisce ogni giorno a migliaia di genitori separati (quasi esclusivamente padri) di mantenere rapporti stabili, equilibrati e continuativi con i propri figli anche dopo la rottura del matrimonio. Il diritto del minore alla bigenitorialità non può rimanere solo sulla carta, per questo motivo sosteniamo la decisione presa da Adiantum di notificare al Ministro della Giustizia una diffida collettiva in nome e per conto di oltre 100 genitori separati nella quale si chiede alla pubblica amministrazione di garantire il pieno rispetto delle disposizioni contenute nella legge n. 54 del 2006. Si tratta di una iniziativa che si sposa alla perfezione con l’interrogazione a risposta scritta da noi depositata in Parlamento qualche settimana fa e che si pone il lodevole obiettivo di contrastare quella illegittima prassi giurisprudenziale in base alla quale ancora oggi nella stragrande maggioranza degli uffici giudiziari, in sede di separazione dei coniugi, i giudici continuano a stabilire che i minori debbano trascorrere con uno dei due genitori (quasi sempre la madre) circa l’80% del tempo, proprio come accadeva ai tempi in cui vigeva la regola dell’affido esclusivo.
GUIDO GUERCIO
5 ottobre 2010
Nella mia condizione di padre separato da un anno e mezzo con sentenza di separazione “consensuale” sento non rispondente allo spirito della legge il fatto che il mio tempo mensile con i miei due figli ammonti a circa 7/8 giorni su 30/31 quindi poco piu’ del 20% del tempo disponibile.
Spero che la legge venga modificata o comunque sia applicata in maniera piu’ equilibrata.
Maddalena
10 novembre 2010
Mi piacerebbe sapere da questo padre se in fase di separazione consensuale non avesse la possibilita’ di chiedere piu’ tempo o se per motivazioni magari personali gli facesse persino “comodo” che le cose fossero chiuse cosi’